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Obama ai Repubblicani: “Subito la riforma, sennò ci penso io”

Il Presidente chiama i senatori che stanno lavorando alla proposta bipartisan del Congresso sull'immigrazione. E ribadisce i punti fermi: "Rafforzamento  dei confini, percorso meritato verso la cittadinanza , responsabilizzazione dei datori, semplificazione degli ingressi legali"

Roma – 20 febbraio 2013 – Obama stringe sulla riforma dell’immigrazione, e interviene direttamente sulla Gang degli Otto, come viene chiamato il gruppo ristretto e bipartisan di senatori che sta scrivendo una proposta da presentare al Congresso.

La scorsa settimana, l’inquilino della Casa bianca si è confrontato con i democratici. Ieri invece ha chiamato i senatori repubblicani John McCain, Marco Rubio e Lindsey Graham, dicendo loro che continua a sostenere i loro sforzi e che spera “possano presentare al più presto una proposta che rifletta i principi condivisi sulla riforma”.

Obama ha ribadito alcuni punti fermi. Una “riforma basata sul buon senso”, ha detto ai suoi interlocutori, deve includere un “rafforzamento della sicurezza dei confini, la creazione di un percorso meritato verso la cittadinanza [aperto anche a milioni di clandestini n.d.r.], la responsabilizzazione dei datori di lavoro, semplificazione dell’immigrazione legale”.

Il presidente, però, è anche andato in pressing. Come aveva detto la scorsa settimana anche ai democratici, ha ripetuto ai repubblicani che “ mentre si compiace dei progressi e sostiene lo sforzo fatto finora, se il Congresso non agirà è comunque pronto a presentare la sua legge”, insomma una proposta non più bipartisan, ma smaccatamente obamiana.

EP
 

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